Marty Feldman, clicca sulla foto per vedere l'ingrandimento del ritratto a matita
Il ritratto a matita di Marty Feldman vuole essere un omaggio ad un'icona, uno dei protagonisti più caratteristici del cinema comico, caratterizzata dal suo sguardo strabico, dalla sua simpatia e dalla sua innegabile autoironia. Feldman amava spesso dire, ironizzando sul suo aspetto: "Sono l'unico ad apparire in un film horror senza che sia necessario il trucco.", "La mia faccia riflette in pieno il disastro totale della mia vita".
Feldman entra nella storia del cinema nel 1974 grazie a quel capolavoro assoluto che è Frankenstein Junior di Mel Brooks, un cocktail di genio e stupidaggini, girato in uno splendido bianco e nero, in cui interpreta il ruolo di Igor (Aigor), il servitore gobbo, claudicante, con gli occhi sporgenti e pasticcione del dottor Frankenstein, protagonista di gag e battute indimenticabili (“Aspetti padrone, potrebbe essere pericoloso; vada avanti lei.”).
Marty Feldman, ritratti a matita - particolare occhi
Indimenticabile l’entrata in scena di Igor; è stato sufficiente lo sguardo (i suoi caratteristici occhi), e una battuta (“Gobba? Quale gobba?”) per rendere Marty-Igor il personaggio più riuscito del film. Igor, uno dei personaggi comici più riusciti della storia del cinema, nato dalla vulcanica mente di Mel Brooks per il film Frankenstein Junior, ruolo nel quale Marty doveva comunicare quasi solo grazie a quegli occhi stralunati.
Sicuramente il suo aspetto singolare e la sua inconfondibile autoironia hanno reso Marty Feldman l'attore che, a oltre trenta anni dalla morte, ancora tutti amano.
Marty Feldman un insieme di umorismo, satira e incomparabile autoironia.